08.09.2024

Piero Gaddi Quintet

OPUS TWO

OPUS TWO è musica in equilibrio, è crossover. La scrittura si dipana attraverso l’utilizzo di elementi eterogenei mutuati dal jazz, dalla musica colta, dal rock o dalle tradizioni popolari mediterranee. L’ascolto delle varie tracce è talvolta spiazzante e ricco di sorprese.
L’album si pone in continuità con il precedente Opus One sviluppandone le premesse. Il lavoro compositivo di Gaddi cerca di dare vita ad organismi sonori che si sviluppino in modo non convenzionale pur utilizzando codici comunicativi, sia intellettuali che emozionali, con i quali gli ascoltatori possono essere attirati e coinvolti. La fruizione in genere risulta piacevole anche laddove la logica interna ai brani sia più complessa.
Ogni pezzo ha vita a sé: è pensato come un organismo autonomo che ha le sue regole individuali. Per questo, seppure si trovino residui della forma canzone, il più delle volte la costruzione del brano se ne discosta prendendo aspetti differenti. E’ lo stesso materiale generativo che si sviluppa “decidendo” la propria evoluzione. Un Crossover che sperimenta connessioni tra i generi e culture differenti; con il dovuto rispetto ma anche con la necessaria libertà creativa.
Nel concerto ci sarà spazio anche per un omaggio alla musica popolare della Garfagnana alla quale sia Gaddi che Desideri hanno dedicato alcuni arrangiamenti.

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08.09.2024 - ore 16:00

Colle Serra, Monte Coronato, Bagni di Lucca (LU)

Piero Gaddi Quintet

OPUS TWO

Quintetto jazz

Piero Gaddi, Pianoforte
Fabrizio Desideri, clarinetto e sax
Filippo Pedol, contrabbasso
Michele Vannucci, batteria
Mariachiara Gaddi, violoncello

Evento realizzato in collaborazione con Fondazione “Michel de Montaigne”, “Società Ermete Zacconi”, “Gruppo Pegaso”, Associazione “Canyonatura”.

Note alle tracce

Transeunte

Soggetto alla legge del divenire. Tutti noi in ogni singolo momento siamo qualcosa di leggermente differente. Anche nel momento in cui cessiamo di vivere, diveniamo. Gli elementi tematici di questa composizione mutano di continuo, si trasformano. Ora sono tema, poi divengono elementi di accompagnamento, in modo imprevedibile. Anche il tempo musicale è estremamente instabile: inizialmente è in 7/4 poi si svolgerà utilizzando ben sette differenti metriche.

Il Linchetto

Si tratta di uno gnomo, un folletto spesso descritto nelle storie popolari della lucchesia. Non è eccessivamente pericoloso ma certamente è dispettoso e maligno. Ama fare scherzi e odia essere scoperto. Nessuno, infatti, è mai riuscito a vederlo, se non di sfuggita. Il breve tema dal carattere spigoloso ed imprevedibile ben si attaglia a questa figura che infesta i borghi e i boschi della Garfagnana.

In quieto

Brano dalle molte sfumature con l’andamento di un bolero lento. L’introduzione ha un sapore vagamente francese. Il tema principale è lirico e l’armonia è come sospesa. Un momento di quiete venato di inquetudine. Nel finale diventa per un attimo un tango, per poi svanire.

La pioggia

Da un riff di 11/8 della chitarra scaturisce tutta la composizione. Dall’arrivo dell’acquazzone fino alla fine del temporale. La parte centrale con il solo di sax è polimetrica.

Bye bye Boris

Il brano nasce dal grande amore per la musica russa di inizio novecento, Prokovieff e Sciostakovic su tutti. Tende a provocare suggestioni di vicende e peasaggi legati alla guerra fredda. L’ho scritto qualche mese prima dell’inizio del conflitto tra Russia ed Ucraina.

Rosa di Francia

Un choro che si ispira all’amore che lega due delle mie figlie (Rosa e Francesca). Un legame dialettico ed indissolubile.

Inverso

La realtà e il suo riflesso sono alla base della composizione. Il tema dalla metà in poi diviene il proprio inverso: una tecnica nella quale gli intervalli tra i suoni tracciano una linea esattamente opposta, analogamente ad un’immagine riflessa in uno specchio d’acqua. L’armonia amplifica l’atmosfera pensosa e statica del brano.

La legge

E’ un brano che ha attraversato almeno due dimensioni: quella onirica e quella “reale”. Il racconto del sogno, datato 5 Aprile 2023 recita: <>. Al risveglio non è stato difficile riportare su carta quanto appena ascoltato nel sonno e inevitabile l’aggiunta di modifiche concettuali dovute allo stato di veglia. Il brano, ormai dimenticato, è tornato in vita esattamente un anno dopo e la scena sognata si è ripetuta identica nell’aldiquà.
E’ ispirato alla legge del sette o “legge dell’ottava”.

Il tempo volato

Il brano ha una struttura ciclica. E’ costruito partendo dall’elemento tematico del piano al quale si aggiungono gradualmente gli altri componenti del gruppo. Sul termine del solo del sax in background vi è una citazione coltraniana poiché le logiche armoniche del brano derivano dal magistero di questo compositore ed improvvisatore americano.

tutti i brani sono di Piero Gaddi tranne “La legge” di Fabrizio Desideri


Segui il gruppo qui: Piero Gaddi

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Possibilità di abbinamento con escursione a cura delle Guide Ambientali dell’Associazione CanyoNatura:

Escursione Colle Serra – Montefegatesi

L’escursione è aperta a tutti e gratuita, ma è necessaria l’iscrizione entro sabato 7 settembre

ad uno dei seguenti numeri:

Giziano: 334 1815450
Michela: 333 7294941